Pochi luoghi al mondo stregano come la città tempio di Angkor, antica capitale del regno Khmer, nel cuore della Cambogia. Dopo decenni di chiusura totale al mondoesterno è nuovamente possibile visitare questa meraviglia di pietra e fantasia. La storia di Angkor è fatta di guerre, guerriglie, abbandoni. Di secoli in cui la giungla si è riappropriata della città. E poi la sua riscoperta, i restauri fatti dai francesi e ancora guerre fratricide, il silenzio e i primi spiragli. Venire ad ammirare i cento e più templi, gli edifici civili, religiosi o adibiti alla corte regale, eretti tra il 900 e il 1200 e riemersi dalla giungla cambogiana, richiede un viaggio non facilissimo. Ma la meraviglia del posto è tale che non ci si pente di alcun disagio. Phnom Penh, la capitale attuale della Cambogia, sta faticosamente cercando una dimensione di vita normalizzata dopo le scelleratezze di Pol Pot, il famigerato capo dei khmer rossi. Qui si visitano le pagode dorate del palazzo reale, il ricchissimo Museo archeologico con numerosi reperti provenienti da Angkor e i mercati (vecchio e nuovo) dove si trovano interessanti oggetti in lega d’argento, in madreperla e in paglia. Da non perdere poi il tramonto sul mitico fiume Mekong che sfiora la città